martedì 16 aprile 2024

Anagni, Ospedale - La prevenzione può salvare la vita - Aderite agli screening oncologici gratuiti

Presso il presidio di Anagni è possibile effettuare la mammografia, per le donne dai 50 ai 74 anni è gratuita. La prenotazione si può fare chiamando il numero verde dell’ASL/FR- 800003422.

Radiologia di Anagni - 0775 -7325246-5247

martedì 9 aprile 2024

Anagni - Il Comitato per l'Ospedale incontra Liberanagni

 

ll Gruppo Civico Liberanagni ha invitato le associazioni interessate a partecipare giovedì 28 marzo a un tavolo di concertazione per discutere della situazione sanitaria della città e della conseguente necessità di decidere le azioni più opportune per restituire ai cittadini i servizi sanitari essenziali e non più rinviabili . Erano presenti le associazioni DAS, AnagniViva, Anagni Scuola Futura, Gruppo Civico Liberanagni e il consigliere di opposizione Luca Santovincenzo. Tutti i presenti sono intervenuti prendendo atto della insostenibilità della situazione attuale e concordando sui seguenti punti:  

1. Richiesta di riaprire il Punto di Primo Intervento in quanto risposta in tempi rapidi alle esigenze di soccorso immediato per le emergenze e le urgenze. Fermo restando che l'obiettivo principale è la realizzazione di un nuovo ospedale. Il consigliere Santovincenzo ha condiviso con il tavolo la mozione presentata in Consiglio con l'obiettivo di impegnare il Sindaco e la Giunta a formulare tali istanze nei confronti della Regione.

2. Difesa e potenziamento dei servizi attualmente presenti nella struttura dell'ex Ospedale, con la   richiesta di rafforzarli e migliorarli anche fornendo ai cittadini un'informazione costante e puntuale del loro effettivo funzionamento.

3. Iniziative di ordine amministrativo/giudiziario per restituire la centralità dell'assistenza sanitaria pubblica ai cittadini di Anagni e dei paesi limitrofi. A tale proposito, ci teniamo a sottolineare che i lavori in corso nella struttura, al fine di ospitare un day hospital oncologico e aumentare di 14 posti la lunga degenza  infermieristica, già esistente (togliendoli a Sora a costo zero!!), rappresenteranno  supporti lodevoli per i malati, ma nulla hanno a che fare con i servizi essenziali di assistenza di cui si ha assoluto bisogno. 

4. Di tutte le promesse fatte nelle ultime campagne elettorali, finora per la sanità di Anagni non è stato fatto nulla. Anagni non rientra neppure nei consistenti stanziamenti per il Giubileo. Per ora abbiamo visto solo la chiusura di servizi e ambulatori (dopo quelle dell'ospedale e del PPI, delle quali si è ripercorsa in breve la storia e indicate le responsabilità) e si prospetta anche la chiusura del PAT notturno.

Non dimentichiamo che la  Giunta  regionale  ha  deliberato la costruzione di ben 5 nuovi ospedali nel Lazio; solo la provincia di Frosinone è esclusa.

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html


Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni - Gruppo Civico LiberAnagni




sabato 30 marzo 2024

Anagni, Ospedale - Fondi per tutti tranne che per Anagni

In questo elenco dell'articolo riportato non c'è nessun riferimento al Punto di Primo Intervento di Anagni (PPI). E vogliono chiudere anche il PAT notturno!
Ci fa piacere che dopo la realizzazione dell'ospedale dei Castelli (2013), siano stati stanziati fondi per l'ospedale del Golfo già previsto dal piano Marrazzo del 2009. Di questo piano resta fuori solo il mega-ospedale programmato nel nostro territorio (vedi allegato).


https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html

-------------------------------------------------------

Dalla riapertura del San Giacomo di Roma all’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali, fino all’acquisto di nuovi macchinari. Sono 37 gli interventi per potenziare la sanità del Lazio programmati dalla Regione per quasi 1,2 miliardi di euro. La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, ha infatti approvato oggi pomeriggio l’aggiornamento del Piano di investimenti in edilizia sanitaria.
Nello specifico è di un miliardo e 171 milioni di euro l’investimento complessivo. Si tratta di risorse statali già stanziate, ma non ancora impegnate: 633 milioni di euro erano in attesa di un Accordo di Programma con il ministero della Salute, mentre altri 537 milioni di euro risultavano ancora da programmare. La Giunta Rocca, in poco più di tre mesi di lavoro, ha impegnato, quindi, risorse che negli ultimi anni aspettavano di essere utilizzate.
Le risorse, in larga parte statali (a carico della Regione, infatti, saranno solo 58,5 milioni di euro) serviranno per finanziare importanti interventi tra i quali: la riapertura del San Giacomo (125 milioni di euro) che ospiterà un ospedale di comunità, Rsa e lungodegenza; l’adeguamento antincendio di Asl e ospedali per un investimento di complessivi 375 milioni; l’adeguamento antisismico dei presidi ospedalieri in zona sismica 2 per complessivi 335 milioni di euro.
I restanti fondi saranno utilizzati per l’innovazione delle tecnologie sanitarie, l’acquisto di nuove attrezzature e arredi, i lavori di ampliamento e la realizzazione di nuovi servizi e il completamento degli Ospedali di Comunità non finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
A queste risorse bisogna aggiungere 868 milioni di euro dell’Inail per realizzare cinque nuovi ospedali: Ospedale del Golfo (nel Sud Pontino), Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino (Asl Rm5), Acquapendente (Viterbo).

domenica 18 febbraio 2024

Anagni. Ospedale - In risposta agli articoli del dott. Necci rileviamo:

 

Quale Bassetta? La chiusura del Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni è stata decisa dall’ASL/FR il 25 giugno 2018, qualche ora dopo l’elezione di Daniele Natalia a sindaco di Anagni. Poi il PPI è stato chiuso effettivamente il 15 luglio 2018. Il sindaco Bassetta si era dimesso nel febbraio 2018.

In sostanza Ospedale, PPI, laboratori analisi ecc. sono stati chiusi sempre con amministrazioni comunali di centro destra.

La chiusura del PPI è avvenuta, da parte dell’Asl, nonostante non fosse prevista dal DCA 257/2017 di Zingaretti e con il parere negativo (destra-sinistra, assente Buschini) della commissione sanità regionale presieduta da Loreto Marcelli.

E’ giusto, come afferma il dott. Necci, che Il PPI non è il PAT, ma è quello che riporta nella sua interrogazione l’avv. Luca Santovincenzo è scritto nella sentenza del TAR dell’8-11-2018.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=10230403084811226&set=pcb.10230403085771250

Caro dott. Necci la storia non si fa iniziare da dove conviene: chi c’era prima di Zingaretti?

La Polverini con il decreto 80/2010 decise la chiusura di 24 ospedali regionali, tra cui Anagni. Nella giunta regionale c’era anche Franco Fiorito. Ad Anagni era sindaco Noto e Natalia vicesindaco. L’unico ricorso presentato contro la chiusura è stato quello del Comitato “Salviamo l’ospedale”. Il ricorso è stato respinto dal TAR del Lazio perché promosso dai cittadini e non dall’amministrazione Noto. Il dott. Necci dovrebbe chiedere al sindaco e a chi governava nel 2011 perché non hanno fatto loro un ricorso al TAR.

Materialmente l’ospedale è stato chiuso a novembre 2012. Zingaretti è stato eletto presidente della Regione nel marzo 2013. Se Zingaretti non ha fatto nulla per l'ospedale quelli che lo hanno preceduto lo hanno fatto chiudere. Per la storia documentata dell’ospedale. 

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html

Il servizio notturno del PAT non può essere chiuso prima della riapertura del PPI h24 ad Anagni, che per ora è ancora una promessa.

Perché non viene chiuso il PAT notturno a Pontecorvo? A Sabaudia è stata promossa una raccolta di firme contro la chiusura del PAT notturno. https://www.change.org/p/si-alla-riapertura-del-pat-h24 

https://www.tg24.info/anagni-ospedale-pat-e-ppi-spiega-il-dottor-necci/

 

 

sabato 17 febbraio 2024

Anagni. Ospedale – Per la Sanità solo promesse

 

Nello scorso dicembre abbiamo scritto una  lettera  aperta al presidente  Rocca invitandolo a tener fede agli impegni, più volte  dichiarati, di interventi  per il concreto ripristino dei servizi essenziali  nell’ex ospedale  di Anagni. Chiedemmo un incontro  pubblico per  confermare  tali impegni ma non abbiamo ricevuto risposte.

A distanza di un mese si è svolta una riunione della Commissione  Sanità  del  Comune di Anagni alla  quale ha preso parte Alessia Savo, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, portatrice di  importanti  misure  in grado di  avviare  la  riqualificazione della  struttura e, al termine, la  riunione  è stata salutata  dai presenti con parole di grande  soddisfazione.

Le  misure  annunciate  riguardavano l’ apertura  di un Presidio  Oncologico  di 14  posti letto,  trasferiti da Sora  ad  Anagni senza investire un euro, e l’ aumento dei posti  del reparto di degenza infermieristica, esistente  da tempo nella  struttura.

 Non sembra ci sia molto da  festeggiare, anche se  un presidio a sostegno dei  malati  oncologici sarà di grande  aiuto per  coloro che, oltre a dover affrontare la malattia ,  hanno molto bisogno di sostegni  che  evitino spostamenti e disagi di vario genere. Purtroppo del Presidio Oncologico non si conoscono i dettagli, soprattutto quelli riguardanti la presenza e le modalità di servizio del personale medico e infermieristico. E’ vero che, da qualche giorno, sono in atto dei lavori all’ interno dell’Ospedale. Aspettiamo quindi di conoscerne il progetto e le finalità. Anche se  indizio di vero cambiamento sarebbe una comunicazione chiara, puntuale e precisa, completa di cronoprogramma, di quello che si sta preparando riguardo alla martoriata struttura del nostro ex Ospedale Civile.

A maggior chiarimento delle  reali intenzioni di avviare una proposta  sanitaria di recupero dei  servizi essenziali di assistenza sanitaria per  Anagni e il territorio, si è tenuto un incontro del nuovo commissario Asl, Dott.ssa Sabrina Pulvirenti,  con i Sindaci della  Provincia  e altri se ne annunciano, per una  disamina della  situazione della  sanità provinciale, preliminari alla elaborazione e  definizione  del  nuovo Piano Aziendale.

Nel  frattempo la  Giunta  regionale  ha  deliberato  cospicui finanziamenti per  interventi  nella rete  ospedaliera esistente  in Provincia che   comprende  Frosinone, Alatri, Cassino  e  Sora con investimenti di 960 milioni destinati a costruire  ben 5 (! )   nuovi ospedali nel Lazio. Altri   fondi sono previsti per le  Case di Comunità la  cui realizzazione  è molto in ritardo, e, infine, altri 14  milioni per ulteriori finanziamenti agli Ospedali esistenti per  renderli maggiormente operativi  in vista  del Giubileo del 2025.

Se realizzati questi interventi  gioverebbero certamente a migliorare  le prestazioni sanitarie per  i cittadini, ma Anagni in  questo  programma  semplicemente  non c’è!

Bella considerazione, visto che Bonifacio VIII che ha istituito il primo Giubileo era un papa di Anagni

Forse  è urgente  regalare  a  tutti  gli attori  principali di questa vicenda una  mappa  aggiornata del  territorio!

Allora  ci chiediamo cosa avessero da festeggiare  i nostri  amministratori, perché sinceramente  ci sfugge, tanto  più che   l’ ultima  “chicca”  è  la riduzione  dell’ orario  di servizio del PAT, che è stato il contentino per la chiusura del PPI nel 2018.  Motivo? Risparmiare  su costi non ritenuti   necessari.

Se il governatore Rocca non riceve, esiste ancora qualche amministratore disposto a discutere  di questi problemi  in un‘ assemblea  pubblica  con i cittadini ?

 

Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”

LE ASSOCIAZIONI:

ANAGNI SCUOLA FUTURA

ASSOCIAZIONE “ANAGNI VIVA”


ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE

Per info telefonare al  n.:  3930723990.

mail: info@dirittoallasalute.com.

www.dirittoallasalute.com

martedì 6 febbraio 2024

Quale destino per il Museo archeologico ernico di Anagni?

Anagni - Parte di trapezoforo (sostegno) VI sec a.C.

 Domani si svolgerà a Roma un convegno per discutere della creazione, nella città di Veroli, di un museo nazionale archeologico il cui nucleo è costituito dalla mostra, “Antichi popoli italici: gli Ernici, i Volsci e gli altri”, attualmente in corso nel palazzo Marchesi Campanari.


In questa mostra è esposto molto materiale, di fondamentale importanza, proveniente da Anagni, dai siti dell’Osteria della Fontana e di Santa Cecilia, che si pensava destinato al nostro museo.

A questo punto, pur riconoscendo il grande valore dell’iniziativa di Veroli, non possiamo non porci alcune domande.

I reperti provenienti da Anagni, attualmente esposti nella mostra, entreranno tutti a far parte del museo che si intende realizzare a Veroli?

Quale sarà in tal caso il destino del Museo archeologico di Anagni, che non a caso si chiama ernico, se sarà privato di quegli oggetti determinanti per ricostruire la storia della città? Per ora il nostro museo è fermo alla sezione Preistorica.

Attendiamo una risposta dagli amministratori. CR



lunedì 8 gennaio 2024

Anagni Ospedale - Incontro con la Commissione Sanità

In vista della seduta della Commissione Sanità di martedì 9 gennaio, ore 11, ad Anagni, presso la sala della Ragione, con la presenza dell’on. Alessia Savo, presidente della Commissione Sanità regionale e il direttore del distretto sanitario A dott. Ovidio Cedrone, osserviamo quanto segue: 

La programmazione regionale ospedaliera della giunta Rocca (2024-2026) prevede cinque nuovi ospedali in tutte le province del Lazio (di cui due in quella di Latina) tranne Frosinone. L’ospedale del Golfo era già previsto nel piano regionale del 2009 (come quello dei Castelli, già realizzato) che includeva anche un mega ospedale ad Anagni. 
Piano di programmazione sanitaria regionale 2009 

Anagni invece, a partire dal decreto 80/2010 della giunta Polverini, è stata di continuo penalizzata, fino a essere privata anche del Punto di Primo Intervento, nonostante la sua chiusura non fosse prevista dal DCA257/2017 di Zingaretti. A dimostrazione che nel territorio spesso sono i potentati locali a prendere le decisioni. 
Alla chiusura del PPI sono seguite quelle del laboratorio di Analisi, delle camere operatorie, dell’ambulatorio di endoscopia digestiva (colonscopia) e attualmente sono a rischio l’ambulatorio di urologia e la farmacia. Urologia è carente di personale anche allo Spaziani.
Tutto questo è incompatibile con una seria Terapia oncologica e con la situazione del territorio. Anagni infatti insiste su un’area SIN in cui gravano 7 industrie a pericolo chimico-esplosivo (Seveso Bis) e dove si registra un numero elevato di patologie tumorali. Alcune di queste industrie, nei piani di sicurezza, continuano a indicare l’ospedale di Anagni come punto di riferimento. https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2016/06/pronto-soccorso-anagni-emergenza.html 
Il presidente Rocca, in piena campagna elettorale, aveva promesso la riapertura del Punto di Primo Intervento e il potenziamento del reparto di Oncologia. Nel piano attuale non si parla più del PPI ma solo di 14 posti di Terapia oncologica (che è diversa da Oncologia) che verrebbero trasferiti ad Anagni da Sora. 
Il sindaco faccia sentire la sua voce, insieme agli altri sindaci del territorio, fino a minacciare di riconsegnare la fascia tricolore al Prefetto, come fecero Sora e Alatri nel 2014 e come sostenuto su questo blog già nel 2013. https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2013/09/anagni-acutofiuggi-piglio-paliano.html


CR (Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni)

mercoledì 3 gennaio 2024

Anagni - La chiesa di San Paolo

San Paolo era chiesa parrocchiale della contrada Cerere già dal 1280, l’altra chiesa era quella di San Domenico, di cui resta il toponimo.

Nel Medioevo Cerere, allora Cellere, era una delle contrade più popolose di Anagni. La giurisdizione di San Paolo comprendeva parte delle case di via di Mezzo, Via Superior e parte della vicina della via Major (via Vittorio Emanuele).

La chiesa ha una sola navata, l’altare maggiore era dedicato a San Paolo, vi era anche una cappella di San Sebastiano. All’interno si trovavano 11 sepolcri, in gran parte di famiglie private.

Nel corso del 1600 la chiesa ebbe delle migliorie, grazie alla presenza nella zona di famiglie facoltose quali Ambrosi-Tommasi e Raoli.

Attualmente la chiesa, non più adibita al culto, è gestita dall’associazione Hernica Saxa (BancAnagni) per attività culturali. In questi giorni, fino al 7 gennaio, è in corso una collettiva di arte contemporanea. Carlo Ribaudo


lunedì 25 dicembre 2023

Anagni – La Natività di San Pietro in Vineis (2020)

Nella chiesa di San Pietro in Vineis, il cui impianto risale al XII sec., vi è la raffigurazione, non ben conservata, di una Natività, databile probabilmente nei primi decenni del XIII sec. La Madonna, in posizione orizzontale, è rappresentata come una donna comune che ha appena partorito e si riposa, di poco separata dal  bambino, completamente fasciato. Si tratta forse della più antica Natività presente ad Anagni.

Questa iconografia del puerperio di Maria, diffusa durante il Medioevo, si lega alla tradizione di modelli bizantini.  E' presente per esempio nelle vetrate della cattedrale di Chartres (1150), nel duomo di Monreale (circa 1180) e nella Natività di Duccio da Boninsegna.(1308-11).

A San Pietro in Vineis, vicino alla Natività, vi è una immagine realistica di una donna che porta dei panni per il Bambino che viene lavato (iconografia simile a Monreale). Carlo Ribaudo

Anagni – La Natività di San Pietro in Vineis 

Natività, vetrata, 1150 (Chartres, cattedrale)


Duccio di Boninsegna, Natività, 1308-11

martedì 19 dicembre 2023

Anagni, Ospedale - Dalla giunta regionale solo paliativi; restano tutte le criticità

 

NEI  GIORNI SCORSI LA Regione Lazio  ha  reso  noto il testo della  delibera della  Giunta  per la  programmazione  della  rete  ospedaliera  regionale nel periodo   2024/26 e  si sono moltiplicati i commenti soddisfatti    dei  rappresentanti politici e istituzionali .

Per  Anagni è previsto un apposito progetto aziendale per trasferire  da  Sora   un reparto di Oncologia  con 14  posti letto, possibilità di  cure  chemioterapiche e  posti di lunga  degenza.

Al progetto dovrà seguire l’ attuazione di  questa  delibera, se la  Asl  se ne farà carico!

 Con  un po’ di sano realismo e con l’ esperienza ultradecennale acquisita  riguardo al tema della Salute , Il  Comitato  Salviamo l’ Ospedale di Anagni, ritiene  di  dovere  e  potere  esprimere  il suo commento  a questa  decisione  della  Giunta  regionale.

Un Presidio Oncologico, anche se di per  sé è una  buona cosa,  è soltanto un’ etichetta  che nulla  dice  della  sua  struttura organizzativa e terapeutica, anche in relazione agli altri servizi presenti o mancanti nell’ex ospedale di Anagni. Per di più, la Regione  si limita  a spostare  14  posti  letto da  Sora  ad  Anagni, senza  investire   un euro.  Il reparto di lunga  degenza una volta esistente  nell’ ex  Ospedale, non risolve le criticità presenti nel nostro territorio che sono ben altre.  La realtà  è pertanto quella  della  presenza di  un reparto di degenza infermieristica che andrebbe potenziato, alcuni ambulatori, del centro prelievi, del reparto  dialisi.  Essi riescono ancora, per fortuna, ad  assicurare , un  minimo di servizio sanitario, difesi  con fatica anche  dal  nostro Comitato ma sempre  a rischio chiusura, come l’ambulatorio di urologia definitivamente chiuso.

Se questa  è la  realtà, e lo è innegabilmente, è del tutto evidente  che un intervento  necessario, urgente, non rinviabile all’ infinito è quello di  garantire un servizio essenziale di  Pronto Intervento e Urgenza H 24, ma è altrettanto  innegabile che  si continua  a non rendersene  conto o a fingere  di  non  capire.

Anche alla luce dei fatti di Tivoli torniamo a ribadire che occorrerebbe ripartire per Anagni dal programma minimo elaborato e da noi proposto già da diverso  tempo:

1) un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio

organico di medici e infermieri

2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato

All’Emergenza- Urgenza

3) una chirurgia elettiva per effettuare interventi in Day surgery

4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria

5) un servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di

immagine collegata in rete allo specialista di turno

6) un servizio di Laboratorio per indagini a servizio del Pronto Soccorso.

Presidente  Rocca, Lei  ha dichiarato in campagna  elettorale  e  anche  dopo che  la realtà dei servizi sanitari  della  provincia di Frosinone  è del tutto insoddisfacente e, in particolar modo quella di Anagni e  del paesi  limitrofi, si è  impegnato ad intervenire  per  ricucire  la  Rete  territoriale e assicurare  l’ effettivo funzionamento del  Servizio Sanitario  Nazionale per i cittadini, ma ha  già dimenticato che  ad  Anagni  non c’ è nulla che  assicuri interventi  emergenziali di  assistenza  e  urgenza?  Quale  rete di servizi può mai funzionare  se per l’ area  Nord  continua ad  esserci il  buco enorme  di Anagni?

E’ lecito domandarsi  quale  logica  presieda  e  giustifichi  questo  stato di cose?



I cittadini  hanno  bisogno di ben altre risposte , oltre a quelle  di trasferire un reparto  di oncologia  o all’ ampliamento di quello di lunga  degenza. Buoni propositi  che  non  risolvono nulla!

Se manca un sistema di rete ospedaliera  di cui  a parole  si ribadisce  sempre  la necessità, se ne  annuncia  l’ avvio  ma  non  si fa, ci  dica  chiaramente in un incontro  pubblico  ad  Anagni  quali  sono le  ragioni.

Perché  Lei  che  ha tenuto per  sé l’ carico di  assessore  alla  sanità  non considera   la possibilità di una  riqualificazione di una struttura “strategica”  per una  città  e un territorio “  strategici “ nell’ area  Nord  della  provincia di  Frosinone , con circa  80.000  abitanti  che  da  anni  è privata dei  Servizi sanitari di base? Lei  ha  visitato l’ ex  Ospedale e si è reso conto della sua permanente  potenzialità  di funzionare,  nonostante l’impegno profuso  per  squalificarlo e  smantellarlo. Infatti  sono  tuttora  presenti e ben  conservati, spazi e attrezzature   da  mettere  al servizio dei cittadini, con autentici, effettivi interventi di recupero  e operatività  nell’ ambito, vogliamo ripeterlo, dei servizi  che  assicurino    il Primo Intervento.

Vogliamo essere fiduciosi  Presidente  Rocca  e La invitiamo a  rendersi disponibile a riconsiderare  il problema in un  dibattito  con i cittadini per  elaborare  una  nuova , diversa  soluzione  e  garantire il riavvio dei  Servizi  Sanitari  essenziali per  questa  città e il suo territorio.

Anagni, 18 dicembre  2023

 

Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”

LE ASSOCIAZIONI:

ANAGNI SCUOLA FUTURA

ASSOCIAZIONE “ANAGNI VIVA”

ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE

Per info telefonare al  n.:  3930723990.

mail: info@dirittoallasalute.com.

www.dirittoallasalute.com

giovedì 16 novembre 2023

Garibaldi ad Anagni (post del 2011)

Nel 1849 Giuseppe Garibaldi soggiornò per qualche settimana ad Anagni. Questa permanenza è legata all'impresa della Repubblica Romana, un'esperienza di grande portata storica ma di breve durata. Gli entusiasmi suscitati dall'elezione di Pio IX nel 1846, si spensero ben presto e a Roma nel 1848 la situazione precipitò al punto da costringere il papa a rifugiarsi a Gaeta. Nell'Assemblea Costituente prevalsero gli estremisti e il 9 febbraio fu proclamata la Repubblica Romana, retta da un triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Carlo Armellini e Aurelio Saffi. La Costituzione allora emanata è di grande modernità. A difesa del papa, il 25 aprile colonne di soldati napoletani avanzarono da sud, mentre a Civitavecchia sbarcavano le truppe francesi, comandate dal generale Oudinot. Garibaldi, pronto a lottare a fianco della Repubblica, il 19 aprile era a Subiaco; da qui scrisse alla moglie Anita che stava per recarsi ad Anagni, dove contava di rifornirsi di armi e di vestiario per le truppe. In effetti dopo qualche giorno era nella nostra città, dove scrisse almeno tre lettere. Il generale, che aveva pieni poteri, risiedeva nella piazza centrale presso il palazzo Giannuzzi mentre la truppa, assai numerosa, era collocata fuori le mura e in parte presso il convento di S. Giacomo. Come già a Rieti, dove si trovava qualche settimana prima, Garibaldi aveva il serio problema del
sostentamento della truppa (a Rieti si era passati da cinquecento a mille uomini), cresciuta a dismisura grazie all'arruolamento di numerosi volontari, anche anagnini (Diomede Giannuzzi, Domenico Dandini, Vincenzo Giminiani, Luigi, Enrico e Agostino Martinelli; ved. P. Zappasodi, Anagni attraverso i secoli, 1907). La lettera qui riprodotta riguarda il ringraziamento del Generale alle suore del Monastero della Carità per l'ospitalità ed è datata 24 Maggio 1849. Garibaldi ebbe un contributo per il sostentamento della truppa dai canonici della cattedrale, dal sensibile e agiato mercante agricolo Carlo Menenti e, secondo lo Zappasodi, anche dalle monache Clarisse (Lire 2500). Carlo Menenti, che al ritorno del papa, pagò con l'esilio il suo appoggio alla causa garibaldina, è sepolto nella chiesa di San Pancrazio. Carlo Ribaudo 
                                                     
----------------------------------------------------
Nel corso dell' interessante convegno dell' Arci sul Risorgimento in Ciociaria, svoltosi il 17 marzo in occasione del 150 anniversario dell'Unità d'Italia, relatori i professori Gioacchino Giammaria e Tommaso Cecilia, il prof. Attilio Quattrocchi ha proposto di collocare una lapide nel palazzo dove Garibaldi ha soggiornato. - -------------->

                                                                         

.